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Piacere di conoscerti...

 

Sono Chiara Pasinetti, Professional Counselor, Mentor e membro della International Coaching Federation, presso la quale ho conseguito le credenziali per diventare Associate Certified Coach.

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Ho oltre15 anni di esperienza in un’azienda multinazionale del settore finanziario dove ho svolto diversi ruoli, fino a ricoprire quello di Team Leader del mio gruppo incaricato di seguire le relazioni commerciali.

Fin da piccola, ho sempre amato svolgere attività di volontariato in ambiti diversi.

 

Nel 2018 decido di trasformare l’interesse verso l’altro in un percorso formativo presso la scuola 'Arka associazione', che mi porta a conseguire il diploma come Counselor professionista ad indirizzo pluralistico integrato, esperta cioè delle relazioni di aiuto per accompagnare le persone nella gestione del cambiamento in fasi specifiche della loro vita.

Dal Counseling al Coaching il passo è breve: aggiungere questo tassello grazie alla scuola 'The Change Partnership' mi consente di arricchire la mia cassetta degli attrezzi con una finalità comune, offrire esperienze trasformative volte a cambiare intenzionalmente azioni per concretizzare gli obiettivi scelti.  

Nel 2021 un incontro ‘fortuito’ mi prepara il terreno per una svolta definitiva: entro a conoscenza di percorsi di accompagnamento di gruppi in esperienze immersive in natura, il ‘Forest bathing’ (bagni di foresta), ed inizio una scuola, la Nature Coaching Academy di Diana Tedoldi, che integra all’acquisizione di questa capacità di conduzione in natura l’approccio di Coaching. Ciò mi consente di sviluppare competenze di Ecosomatic Coaching, Forest Coaching e Nature Coaching, dove cioè l’ascolto e la connessione con il Corpo e la Natura, nella totalità dei suoi elementi, facilitano la crescita organica delle persone generando nuovi mindset.

La mia maggiore passione è quella di vivere esperienze totalizzanti in cui possa: muovermi all’aria aperta, viaggiare in luoghi che rappresentino il mio binomio perfetto di natura&cultura, assaporare la mia libertà, condurre uno stile di vita sano dove testa (pensiero), cuore (emozione), gambe (azione) procedano coerentemente di pari passo e siano la più piena espressione della mia identità più profonda e della mia ‘missione’ di vita.

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Per approfondire la nostra conoscenza ti invito a navigare nella mia pagina

Chiara Pasinetti
deserto

Perchè Nature Walk?

Camminare, dal celtico 'camminus', significa andare, muoversi con le proprie gambe. I primi bipedi si sono evoluti da specie prevalentemente arboricole che camminavano da un albero all'altro, ma che possedevano già parte della postura eretta.

Il bipedismo ha rappresentato un vantaggio evolutivo perché ha permesso di prendere e trasportare cibo con più comodità, cacciare per lunghe distanze, guardare meglio l'orizzonte, alzare gli occhi da terra e quindi vedere le prede e i pericoli, sviluppando abilità cognitive che hanno consentito lo sviluppo.

Il cammino è all'origine della dispersione degli esseri umani sul pianeta, che hanno lasciato l'Africa per colonizzare il mondo intero circa 70.000 anni fa e che ha così permesso alla popolazione di assumere sembianze estremamente diversificate nel genere umano per adattarla ai diversi ambienti.

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Il cammino, dunque, caratterizza l'evoluzione dell'essere umano.

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Oltre all'aspetto più utilitaristico, camminare ha anche un significato interiore, spirituale (pensiamo ai pellegrinaggi), in sostanza si tratta di un viaggio trasformativo dentro di noi, che passo dopo passo diventa un gesto legato alla nostra autorealizzazione adulta.

Quando appoggio il piede prendo contatto con la terra, quando lo sollevo ne prendo distanza, ovvero trovo il mio equilibrio, il mio orientamento nel mondo. In questo ritmico abbandonare il peso alla terra e sollevarlo, passo dopo passo, traccio la mia strada e costruisco il mio sentiero di realizzazione nella poliedrica opera della vita. Ciascun passo è l'unità di misura più elementare di un cammino che si pone dunque come metafora della nostra esistenza.

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La natura è un contesto che offre le condizioni ideali di ascolto, lentezza, respiro, sensorialità, attivazione corporea e piacere, affinchè anche il pensiero possa darci giovamento e benessere. Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche sosteneva che “i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina”.

E quando avanzo nel mio percorso con presenza consapevole e qualità di ascolto, apro le porte alle stanze della mia interiorità che si dispiegano in tutta la loro ricchezza, riconnettendoci con la nostra natura.  

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